Stai ancora mangiando dolci dalla calza della Befana? Occhio a non esagerare, ecco quante chilocalorie rischi di accumulare entro la fine del mese senza rendertene conto
Ogni gennaio, in Italia, la festa dell’Epifania porta con sé una tradizione irresistibile: la calza della Befana. Un’usanza di vecchissima data che addolcisce la fine delle vacanze di Natale e i ritorni a scuola, università e ufficio. Merende assicurate per ogni ora della giornata e dolci di una bontà irresistibile con uno che richiama un altro quasi senza mai terminare. Per non parlare poi di biscottini e caramelline varie che diventano preziose per le tasche o le borse durante le varie ore della giornata.
Tuttavia, dietro il suo fascino festoso, come tutti ben sappiamo, si cela una sfida per il nostro peso forma, poiché è difficile resistere alle tentazioni caloriche nascoste all’interno di questo simbolo culinario. E se lo sommiamo alle abbuffate già messe a registro durante i vari giorni Natalizi passando per il 25 e proseguendo fino a Capodanno, ecco che potremmo ritrovarci facilmente con almeno un due o tre chilogrammi in più per il nuovo anno.
La Calza della Befana, croce e delizia
Dietro l’aspetto gioioso della calza della Befana, quindi, per chi ci tiene alla forma ideale o almeno non vorrebbe peggiorare l’attuale, si cela una tentazione calorica che mette alla prova anche i più disciplinati nelle loro abitudini alimentari. Il cioccolato, le caramelle e i dolcetti assortiti possono facilmente trasformarsi in una sfida per il peso forma, soprattutto quando si tratta di resistere alla loro seducente dolcezza.
Ovviamente calcolare esattamente il numero di calorie in una calza della Befana può essere un compito difficile poiché la composizione può variare da persona a persona. Tuttavia, prendendo per esempio il riferimento di mezzo chilogrammo per l’80% di cioccolato, si può facilmente andare a ridosso delle 3-4.000 kcal e anche oltre. Basti pensare che un solo Twix ha 126 kcal circa e che 100 grammi comporta ad accumularne 500 di chilocalorie. Ne basterebbero quindi dieci – e ce ne vanno tranquillamente, volendo, 10 in una calza – per arrivare già a quota 1.000. E siamo più o meno sulla stessa lunghezza d’onda anche per Kinder Bueno e altre specialità o circa 236 come nel caso di un KitKat bianco.
Come gestire tutta la cioccolata del 6 gennaio
Il consiglio, quindi, è di “spalmare” tali dolciumi lungo un ampio periodo e non concentrare l’accumulo. Inoltre, ovviamente, se possibile, compensare con un bel po’ di attività fisica e muoversi il più possibile per bruciare kcal accumulate. Letale diventa per chi non solo ne ha già accumulato parecchi, ma in più mangia abbondantemente durante i pranzi e fa un lavoro da ufficio, dunque sedentario e che spinge – per noia e frustrazione – a mangiare altre merendine tra una breve pausa e un’altra. E’ consigliabile, quindi, mangiare in maniera sana durante i pasti per provare a compensare in parallelo i dolciumi che pizzicherete durante il giorno. Se riuscite a mangiarne uno solo al giorno, sarebbe perfetto.