Caro energia, Codici:”Aumenti del +106%, servono costi calmierati”

L’associazione CODICI Sicilia – Centro per i Diritti del Cittadino – è intervenuta sulla tematica del caro energia.

Passando in rassegna i recenti dati che indicano un aumento sproposito e chiedendo un intervento del governo nazionale con l’introduzione di una tariffa sociale per le famiglie.

I DATI

Dallo scoppio della guerra, registrato un incremento ascendente dei valori del PUN (Prezzo Unico Nazionale). Passato dai 218,18 euro a Megawattora del 24 febbraio ai 587,67 euro dell’8 marzo.

In soli 11 giorni il rincaro dell’energia è stato del 106%. Inoltre, le previsioni per il mese di aprile sono allarmanti considerando che il valore medio del PUN nel 2021 è stato di 121,46 euro.

Basti pensare che una famiglia media consuma circa 2700 megawattora l’anno pagando circa 327 euro. Con i rincari si rischia di pagare soltanto nel primo trimestre circa 190 euro. Sono questi i dati raccolti e analizzati dall’Osservatorio Regionale sull’Energia, l’acqua e il Gas dell’Associazione CODICI Sicilia.

Andamento PUN 2021 – Fonte Gestore Mercati Energetici

LE SOLUZIONI

Il segretario regionale di CODICI Sicilia Manfredi Zammataro afferma: “L’aumento dei costi dell’energia è spaventoso e rischia di generare una macelleria sociale. Due anni pesantissimi per le famiglie e per le imprese e l’innalzamento dei costi rischia di essere una mannaia oltre ad esporre imprese e privati all’usura e al Sovraindebitamento.

Inoltre, tutto questo diventa ancora più inquietante se si pensa che in Sicilia ha registrato il tasso più alto d’inflazione d’Italia, con un incremento dei prezzi del 6,8 per cento, superiore di oltre un punto al 5,7 per cento nazionale. Per tale ragione abbiamo predisposto un documento ufficiale con delle proposte concrete da sottoporre ai parlamentari regionali e nazionali siciliani”.

Giovanni Riccobono, responsabile settore Energia di Codici Trapani, ha aggiunto: “Occorrono soluzioni drastiche. Gli interventi messi in atto sinora come l’azzeramento degli oneri di sistema o la riduzione dell’Iva al 5% per il gas non bastano a contenere questo aumento spropositato”.

Così la soluzione elaborata da CODICI Sicilia la propone Massimiliano Scalisi, responsabile regionale sportello Energia: “Siamo di fronte a uno stato di emergenza e serve che nelle prossime bollette venga azzerata l’Iva e che venga rimpinguata la dotazione finanziaria della Cassa per i servizi energetici”.

“Ma occorre – aggiunge Scalisi – una vera e propria tariffa sociale per garantire l’accesso universale all’energia elettrica e al gas. Chiediamo che venga inserita in fattura una quantità di energia a famiglia – in base al numero di componenti e Isee – a prezzo calmierato. In modo tale da garantire a tutti il soddisfacimento dei propri bisogni primari”.

Andamento PUN primi giorni di Marzo – Fonte Gestore Mercati Energetici

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