A Catania gli Stati generali della nuova comunicazione pubblica

Il tema della nuova comunicazione pubblica protagonista di un convegno tenutosi nel Palazzo della Cultura di Catania.
L’iniziativa si è svolta in occasione della settima edizione degli Stati generali della Comunicazione e dell’Informazione pubblica digitale italiana.
L’incontro, che ha visto il confronto tra comunicatori e giornalisti provenienti da tutta Italia, è stato promosso dall’associazione “PA Social“, in collaborazione con il Comune e l’Università di Catania, la Fondazione Italia Digitale e con il patrocinio della Regione Siciliana.

UN SETTORE IN CONTINUA EVOLUZIONE

L’evento annuale ha voluto sottolineare il cambiamento nel mondo della nuova comunicazione tramite social network, chat e intelligenza artificiale.
Il tutto, con la presentazione di buone pratiche e novità che provengono da tutta Italia.
Il convegno, diviso in due sezioni, ha preso il via con l’intervento di Francesco Di Costanzo, presidente di “PA Social” e Fondazione Italia Digitale.
“La riforma della legge 150 – ha detto – si rivela necessaria in un settore in evoluzione continua”.
Serve un riconoscimento delle figure che si occupano di comunicazione – ha precisato – perché, per esempio, organizzare un evento non significa soltanto inviare un comunicato stampa”.

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO SALVO POGLIESE

“È motivo di grande orgoglio per Catania ospitare oggi gli Stati Generali -ha affermato il primo cittadino Salvo Pogliese durante il saluto istituzionale – perché il ruolo dei giornalisti e dei comunicatori ha un’importanza strategica”.
“Da tre anni il Comune, oltre a finanziare il turismo congressuale – ha aggiunto – ha puntato moltissimo sul digitale con numerosi servizi per i cittadini”.
In pochi giorni, inoltre, l’amministrazione ha espletato un concorso per “titoli”.
“Meritocratico e nella massima trasparenza”, sottolinea il sindaco.
Salvo Pogliese si è espresso anche in merito alla legge regionale 15 del 2000.
” Ritengo indispensabile aggiornarla e superarla –ha aggiunto – perché la svolta social e digitale comporta la creazione di strutture nuove e più flessibili di quelle contenute in una legge varata quando ancora internet agli albori e i social non esistevano“.
“Chi si occupa di informazione e comunicazione –ha concluso – deve agire in una logica integrata, consapevole di essere un’avanguardia nel funzionamento della macchina amministrativa, secondo la logica dell’efficienza e della semplificazione”.

L ‘INTERVENTO DELLA GIORNALISTA MARINA MANCINI

A evidenziare l’importanza del digitale anche Marina Mancini, coordinatrice regionale “Pa Social Sicilia” insieme a Rosario Gullotta.
” La formazione e l’uso del digitale sono fondamentali per i dipendenti pubblici – ha spiegato la professionista – e la pandemia lo ha dimostrato”.
“Noi giornalisti, comunicatori e social media manager del coordinamento siciliano – ha concluso – siamo sempre pronti a condividere competenze ed esperienze per comunicare al meglio con i cittadini “.

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