Droga in cucina: arrestato 32enne di Caltagirone

Gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di droga.

Per questa ragione un 32enne di Caltagirone è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Granieri, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi.

Nella mattinata, nell’ambito di un servizio predisposto ad ampio raggio, finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa ed in particolare dello spaccio di droga, i carabinieri hanno operato diverse perquisizioni nei confronti di persone messe sotto la lente d’ingrandimento di una pregressa e accurata attività info investigativa.

I militari si sono recati così, tra le altre, in una contrada del Comune di Granieri. Nello specifico, nell’azienda agricola di cui è socio il 32enne, il quale, alla vista dei carabinieri, dopo iniziali tentennamenti, ha prelevato da un pensile e consegnato “spontaneamente” un barattolo di tabacco marca Winston. Che conteneva 70 cime di infiorescenze di marijuana del peso complessivo di 38 grammi. Riferendo, poi, di non averne altra.

Ma per il cane “zero” non era proprio tutto. Ha, infatti, fiutato droga in un altro pensile al cui interno, rinvenuto un altro barattolo di tabacco contenente altri 3,8 grammi di marijuana. Otre ad un bilancino di precisione e altro materiale idoneo al confezionamento

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Rapina in gioielleria: picchiano violentemente i commessi, tenuto in ostaggio uno

Rapina in una gioielleria catanese.

Ai danni di uno dei responsabili, un 35enne catanese, gravemente indiziato del reato di rapina in concorso, eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Emessa dai Carabinieri della Stazione di Catania Nesima.

I fatti

Nel pomeriggio dello scorso 9 febbraio intorno alle 16.30, infatti, due individui che indossavano mascherine chirurgiche (uno parzialmente travisato con un cappellino. L’ altro, odierno arrestato, con apparenti sembianze e abbigliamento femminili, avevano fatto il loro ingresso come normali clienti all’interno di una gioielleria di viale Mario Rapisardi.

Una commessa dell’esercizio commerciale, che in quel momento era impegnata con una cliente in compagnia della propria figlia minore, si sarebbe quindi avvicinata ai due per effettuare il consueto controllo del green pass. Ma, all’improvviso, l’individuo che sembrava essere una donna avrebbe cominciato a colpirla. Mentre il suo complice avrebbe estratto un taser dalla tasca del giubbotto. Percuotendo anche l’altro commesso che, insieme alla collega, avrebbe supplicato i malviventi di prendere ciò che volevano senza far del male alle persone.

Inspiegabilmente i due rapinatori avrebbero continuato nelle percosse sino al tempestivo intervento del titolare che, disceso dal laboratorio soprastante, è riuscito dapprima a mettere al sicuro la cliente con la figlia, cercando di opporsi ai malviventi che con una spranga di ferro l’hanno altresì colpito, procurandogli una “frattura del III prossimale diafisale del radio dx”, giudicata guaribile in 30 giorni.

In ostaggio il commesso della gioielleria

I malviventi, impadronitisi nel frangente di un involucro contenente l’equivalente di quasi 18 mila euro in preziosi, si sono garantiti la fuga. Prendendo in ostaggio il commesso. Afferrandolo per il collo, rilasciato solo all’esterno della gioielleria . Fuggendo, poi, a bordo di uno scooter condotto da un terzo complice che li attendeva fuori dall’esercizio commerciale.

Di fondamentale importanza per l’efficacia dell’attività investigativa, la visione da parte dei Carabinieri di numerosi filmati. Estrapolati dall’impianto di videosorveglianza della gioielleria e di vari esercizi commerciali della zona.

Che, seppur in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio tra le parti, ha consentito di raccogliere gravissimi indizi di colpevolezza nei confronti del soggetto destinatario dell’odierno provvedimento cautelare.

L’arresto

Le ricerche degli altri due complici sono tuttora attive, mentre l’arrestato, associato al carcere catanese di Piazza Lanza.

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