Violenza di genere: il 25 novembre la manifestazione ad Acitrezza

VIOLENZA DI GENERE,  IL 25 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE AD ACITREZZA .Cgil, Cisl e Uil: «Necessaria anche una capillare azione di prevenzione e contrasto. Nonostante il Codice Rosso la protezione delle donne non è sufficiente»

In un luogo tristemente segnato da un femminicidio si ospiterà, giovedì 25 novembre la ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

 L’appuntamento sarà alle 16.00, in piazza Vittime del Terrorismo Internazionale (lungomare Aci Trezza – Aci Castello).

Lo stesso luogo dove nello scorso mese di agosto, è stata uccisa la giovane Vanessa.

L’iniziativa vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere, perpetrata e perpetuata nei confronti delle donne. Un fenomeno sempre più diffuso, anche nella realtà catanese, che affonda la sua origine in radicati stereotipi e prescrizioni sociali e culturali legati al genere.

Alla presenza delle autorità del territorio, il programma prevede la lettura di brani scelti da parte di delegate e delle responsabili dei “Coordinamenti donne, pari opportunità e politiche di genere” provinciali Giuseppina Rotella (Cgil), Lucrezia Quadronchi (Cisl) e Serena Vitale (Uil).

LE PAROLE DI  Cgil, Cisl E Uil CATANESI

«Il contrasto alla violenza sulle donne ha bisogno anche di una capillare azione di prevenzione e contrasto. Noi come organizzazioni sindacali, ci impegniamo a compiere ogni giorno in tutti i luoghi di lavoro, nei processi aziendali, tra le nostre delegate e i nostri delegati, nei confronti delle donne e degli uomini che rappresentiamo.  La lunga sequela di vite spezzate, che ci viene ricordata dalla cronaca anche recente, impone una riflessione anche sul funzionamento della legge 19 luglio 2019, n. 69 (nota come Codice Rosso).

Perché se è vero che ancora tante donne non denunciano violenze e maltrattamenti, è anche vero che anche chi denuncia non è oggi sufficientemente protetta. Chiediamo a tutte le istituzioni, che si promuovano azioni di rete che sollecitino un modello culturale ispirato al rispetto della persona e della legalità».

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