Evade dai domiciliari, aggredisce ex moglie e suocera

Denunciato dai Carabinieri della Stazione di Belpasso, un 41 enne di Paternò. Indiziato dei reati di evasione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Si tratta di un uomo già sottoposto agli arresti domiciliari. Recentemente destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Catania. La misura si inserisce nell’attività investigativa svolta dai carabinieri della Compagnia di Paternò. L’operazione è “Scacco Matto”

Il 41enne si sarebbe allontanato arbitrariamente dall’abitazione di Paternò. Recato, poi, nel comune di Belpasso nell’abitazione dell’ex moglie.

Raggiunta la donna, alla presenza del figlio minore e della madre di lei, avrebbe aggredito fisicamente entrambe le donne. Che, recatesi successivamente al pronto soccorso dell’ospedale di Paternò, hanno riportato lesioni giudicate guaribili con 5 giorni di prognosi. Intervenuti i vicini di casa per sedare gli animi.

Conclusa la “trasferta” l’uomo avrebbe fatto rientro nell’abitazione di Paternò ove i militari nel frattempo allertati l’hanno trovato ancora con i segni ancora visibili in viso della lite avvenuta poco prima.

L’uomo è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari.

Altro arresto per violenze:

Padre pratica violenze sessuali sulla figlia 15enne: ai domiciliari

Violenze sessuali. Agli arresti domiciliari un 40enne indagato per il reato di violenza sessuale aggravata e continuata. Il provvedimento, eseguito dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga su ordine della Procura Distrettuale di Catania

L’uomo è responsabile di reati che riguardano la violenza di genere: avrebbe compiuto atti di violenza sessuale, addirittura, nei confronti della figlia quindicenne.

Il morboso comportamento dell’uomo sarebbe stato scoperto nello scorso mese di novembre dall’ex moglie 41enne che, avendo notato il turbamento interiore che affliggeva la figlia, ha affrontato con lei il problema scoprendo così la triste realtà.

In particolare, la coppia che aveva convissuto di fatto, si era separata circa cinque anni prima ed aveva mantenuto comportamenti sereni. Tanto da non ritenere necessario il ricorso al Tribunale civile per regolare gli aspetti sull’affidamento delle due figlie. Nate durante il rapporto di convivenza. Una di 7 anni che aveva scelto di convivere con la madre. L’altra di 15 anni che aveva invece preferito vivere con il padre nell’abitazione dei nonni paterni.

La vicenda e le violenze sessuali

Nel corso di una sofferta confidenza rilasciata dapprima alla madre, e poi confermata in sede di indagini durante le sommarie informazioni rese con il supporto della psicologa, la ragazza ha rivelato che il padre dormiva insieme a lei in un letto matrimoniale. Ma non finisce qui: la sera era solito guardare video pornografici su un tablet nascosto sotto le lenzuola, da lei inequivocabilmente compresi esser tali per averne sentito l’audio.

L’uomo avrebbe compiuto atti di autoerotismo durante i quali avrebbe anche consumato atti sessuali con la figlia, abbracciandola da dietro. Ma anche toccandole le parti intime e facendole percepire il proprio stato di eccitazione.

Come se non bastasse, questo comportamento si sarebbe verificato anche nelle occasioni in cui la sorellina più piccola si era fermata a dormire insieme a lei e al “genitore”.

Il disagio della ragazza, che ogni volta con forza e disgusto cercava di respingere le insane voglie sessuali del padre, accentuato dalla vana richiesta rivolta alla nonna (che non ne comprendeva il motivo in quanto ignara dei fatti) di cambiare ogni giorno le lenzuola sporche del liquido seminale del padre.

La ragazza , stanca di ciò, nello scorso mese di ottobre è ritornata a vivere insieme alla madre. Che percependo il suo malessere ha immediatamente informato i Carabinieri.

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