Femminicidio Misterbianco, suicida il presunto assassino di Jenny

E’ stato trovato morto in un casolare abbandonato del Villaggio “Campo di mare” a Vaccarizzo, zona marinara alla periferia di Catania, l’uomo sospettato dell’omicidio di Giovanna “Jenny” Cantarero, la donna di 27 anni uccisa a colpi di pistola venerdì sera a Misterbianco.

L’ipotesi è che l’uomo, dopo il folle gesto, si sia suicidato. Sul posto sono a lavoro i carabinieri del comando provinciale di Catania. Il 30enne, sposato, era impiegato in un centro scommesse in un paese della provincia etnea e aveva frequentazioni in ambienti criminali. Di lui non si avevano notizie dalla sera del femminicidio.

Nei giorni che hanno seguito l’assassinio si era saputo come Jenny avesse una relazione burrascosa con una persona che, però, non era il padre della piccola di 4 anni. Una situazione, al momento, piena di dubbi, piena di incertezze. Cosa c’è realmente dietro questo femminicidio, perpetrato con un metodo che, senza problemi, potremmo definire mafioso?

UN FEMMINICIDIO PARTICOLARE

E’ chiaro che il ritrovamento senza vita del presunto assassino lascia e lascerà altri dubbi sulla vicenda. Inevitabile pensare che il suicidio ( se così dovesse essere accertato ) rappresenti, in sostanza, una confessione.

Sulla vicenda rimangono perplessità. La pressoché totale omertà delle persone del quartiere di Misterbianco dove si è perpetrato l’assassinio, il nervosismo del titolare del panificio davanti a cui è avvenuto il femminicidio. Ieri vi abbiamo raccontato delle minacce ricevute dall’inviata di ore 14 di Rai Due mentre lavorava nei pressi del panificio. Tutti elementi che rendono questo femminicidio diverso rispetto agli altri, troppi, che siamo stati costretti a raccontare negli ultimi anni e, purtroppo, anche negli ultimi mesi. La modalità e la brutalità: i colpi sparati al volto della ragazza. La decisione dell’assassino di agire con il volto coperto. Cosa che, non di rado, negli assassini passionali non avviene.

Tutti elementi che andranno al vaglio degli inquirenti che avranno, adesso, l’ingrato compito di scavare nella vita privata della povera Jenny.

Gestione cookie