Giornata storica all’Ospedale di Acireale, dove i medici hanno effettuato un delicato intervento in laparoscopia ginecologica con paziente sveglia.
La donna, in gravidanza, ha deciso di affidarsi alle cure dei sanitari per una grave emorragia interna.
Grazie a un approccio mini-invasivo, il personale medico ha deciso di sottoporla a laparoscopia in anestesia neurassiale, garantendo alla paziente una ripresa rapida e minori rischi di complicanzioni.
La donna ha interagito con i medici per tutta l’operazione.
È la prima volta a Catania che, con la collaborazione fra Ginecologia e Anestesia e Rianimazione, vengono combinate le due metodiche.
Nonchè tra le primissime in assoluto in Italia.
«Abbiamo conseguito un importante obiettivo assistenziale e professionale che apre a numerosi sviluppi “, afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza
“Il risultato enfatizza soprattutto la capacità di risposta dell’Ospedale e le moderne strumentazioni in dotazione, che rappresentano due obiettivi organizzativi e assistenziali sui quali abbiamo puntato”.
Per poter realizzare la laparoscopia è necessario immettere del gas nella cavità addominale del paziente, in modo da aumentarne le dimensioni e consentire l’intervento.
Tale procedura era considerata incompatibile con il respiro spontaneo, caratteristica, invece, dell’anestesia spinale e peridurale (anestesia neurassiale).
“Voglio esprimere il mio apprezzamento ai colleghi per il lavoro svolto“, aggiunge il direttore sanitario, Antonino Rapisarda.
“È un’ulteriore dimostrazione della lunga tradizione chirurgica e anestesiologica dell’Ospedale di Acireale che, ancora una volta, si fa notare per eccellenti livelli assistenziali e per la sinergia professionale“.
“Lavorando in squadra è più facile migliorare per offrire ai cittadini servizi più efficienti e moderni, nell’ottica costante dell’umanizzazione delle cure“.
I ginecologi Bonaffini e Cannavò hanno condotto l’intervento, con l’anestesista Cammarata e con il supporto infermieristico di Dionisia Morabito e Salvatore Maccaronello.
Oggi in Italia il binomio tra laparoscopia ed anestesia neurassiale si applica in pochi Presidi Ospedalieri.