A Catania, purtroppo, non ci sono più regole o, forse, non ci sono mai state. La foto postata dall’ex assessore Franz Cannizzo su Facebook che mostra un motorino che scorrazza liberamente nella Villa Bellini è eloquente.
Come detto, forse, le regole in molti non le hanno mai rispettate, ma è anche vero che, negli ultimi anni, è cresciuta lo spirito critico di chi, e non sono pochi, questo sistema non lo accetta. I social e la tecnologia, in questo senso, hanno aiutato: è sempre più semplice scattare una foto e postarla per arrivare a migliaia e migliaia di persone.
Detto questo: la foto del motorino alla Villa Bellini postata da Cannizzo è soltanto l’apice di un’escalation di degenerazione preoccupante. I fuochi d’artificio sparati praticamente ogni sera per svariati motivi; l’auto ritrovata dai turisti senza gli sportelli; la spazzatura che ormai ha superato i portoni delle abitazioni.
“Se permettiamo questo, permettiamo tutto il resto”. Quanto scritto da Cannizzo su Facebook è la sintesi migliore per spiegare quanto stia succedendo a Catania. Ma purtroppo alla Villa Bellini non succede solo questo: “Sono rimasto sbalordito – ci racconta Franz Cannizzo – nel vedere uno dei giardini più belli d’Europa, ridotto veramente male. Luci fioche e svariate parti del giardino al buio. Molta spazzatura in giro, poi, auto parcheggiate all’interno e precisamente alle spalle del chioschetto. Sembrava più un quartiere popoloso che un polmone verde della della città. Ciliegina sulla torta, poi, il signore con il bimbo a bordo che scorrazzava all’interno con il motorino”.