A San Giovanni la Punta un murale per omaggiare le vittime di mafia

Un murale per rigenerare ed eternare la memoria di chi ha perso la vita in nome di ideali altissimi.
L’idea porta la firma del Comune di San Giovanni la Punta che, in occasione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, ha presentato un progetto che mescola colori, ricordo e decoro urbano.
Nello specifico, l’iniziativa vede protagonista l’assessore comunale alle Pari opportunità e alle Politiche scolastiche Piermaria Capuana.
Un esempio di rigenerazione urbana che passa attraverso la street art degli studenti del Liceo Artistico Statale “Emilio Greco”.

La presentazione del progetto, in occasione della "Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie"
La presentazione del progetto, in occasione della “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”

UN MURALE FORTEMENTE SIMBOLICO

A redigere il progetto, sono stati proprio gli allievi: a loro il compito di dare voce, attraverso i dipinti, alle vittime della criminalità.
L’idea del murale è stata illustrata alla presenza dell’assessore Piermaria Capuana e del sindaco Antonino Bellia nella sede del Comune.
Una scelta precisa che testimonia l’orientamento della comunità puntese nella lotta alle discriminazioni, alla violenza e alla mafia.
E di un’amministrazione che si schiera non soltanto a sostegno della legalità, ma anche delle pari opportunità.
Il murale si preannuncia come un mix cromatico e di immagini che rappresentano un omaggio a chi ha lottato contro la mafia.

LE PAROLE DELL’ ASSESSORE

Piermaria Capuana sottolinea la centralità del ruolo dell’istruzione nell’affermazione della legalità.
“È importante dare ai giovani- afferma il titolare delle Pari opportunità e Politiche scolastiche – la possibilità di essere in primo piano nella lotta alla mafia”.
“La formazione culturale – aggiunge – dev’essere accompagnata dalla cultura dei diritti e dei valori che risiedono a scuola come nelle pari opportunità”.
“I giovani – osserva – non devono essere spettatori passivi della realtà, ma garanti della legalità”.
“Perché non c’è futuro senza i giovani – conclude – ma, al tempo stesso, i giovani non hanno futuro senza pari opportunità in una società sana e libera dalla violenza e dai condizionamenti della mafia”.

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