Il peggioramento dell’emergenza sanitaria e l’introduzione del nuovo super green pass incidono non di poco sulla situazione di incertezza a cui i ristoratori, per questo Natale, andranno incontro. Si prevede, infatti, un calo della clientela di circa 500mila unità rispetto al 2019 oltre a una consistente riduzione del numero di locali aperti il 25 dicembre: il 64,1% del totale.
Secondo l’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, si registrerà una flessione del 19,4% del fatturato per il mese di Dicembre periodo cruciale ,sopratutto per il mondo della ristorazione: da solo vale il 10% del guadagno annuale. La riduzione degli eventi aziendali, le misure restrittive adottate dal Governo e la contrazione dei flussi turistici internazionali rappresentano dei fattori determinanti in merito.
Il clima tra i ristoratori in vista di questo Natale non è sereno. Se è vero che 6 ristoratori su 10 mantengono ancora alte le aspettative e altri ancora preferiscono non avanzare ipotesi, è indubbio che le misure anti-covid produrranno un impatto significativo sulle prenotazioni. Alcune di queste sono state disdette con largo anticipo . Di fronte a questa difficile situazione e per fronteggiare al meglio questo calo, la maggior parte dei gestori delle attività commerciali ha optato per l’introduzione dei menù a prezzo fisso. In particolare, il 44,7% ha deciso di includere anche le bevande e, invece, il 34,1% ha preferito escluderle.
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