Lo Scalo Marittimo dell’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania, a seguito di attività info-investigativa, ha scoperto che a bordo di una nave ormeggiata da alcuni giorni al porto di Catania, vi era una donna e due minori che non facevano parte dell’equipaggio e che sarebbero scese durante le prime ore del mattino, trasportando 11 kg di stecche di sigarette di contrabbando.
Le Forze dell’Ordine hanno così deciso di organizzare un servizio di appostamento e controllo con l’impiego anche di una unità cinofila della Questura di Catania.
Grazie al servizio di appostamento, gli agenti hanno accertato che nelle prime ore del mattino dalla rampa della nave accedeva un’autovettura condotta da un uomo.
Detto veicolo, dopo alcuni minuti, scendeva dalla predetta nave con a bordo una donna e due minori seduti su sedili posteriori.
L’INDAGINE E LA SCOPERTA
I poliziotti hanno cosi seguito l’auto per un centinaio di metri circa, fermata poi da un’altra pattuglia posizionata nei pressi del molo 19.
L’ispezione dei bagagli ed effetti personali ha consentito di rinvenire 54 stecche di sigarette per un peso di Kg.10,800. occultate nelle due valigie.
Veniva, altresì, scoperto che l’autista del veicolo risultava privo della prevista autorizzazione per svolgere l’attività di noleggio di autovettura con conducente.
Grazie alla collaborazione di ufficiali di polizia giudiziaria dell’Ufficio Accise, Dogane e Monopoli del porto di Catania, le autorità hanno stabilito che si trattava di illecita detenzione delle stesse.
Si è così configurata la violazione di “contrabbando di sigarette”, nella circostanza sequestrate.
La donna denunciata è la moglie di un marittimo di una nota compagnia di navigazione che avrebbe curato le successive fasi della frode.