Bonus Natale, qual è l’agevolazione prevista per determinati nuclei familiari e come accedere alla misura che a già preso il via
Natale è una festività religiosa ma da sempre muove grandi somme di denaro. Non tutti però in questo periodo possono permettersi grandi spese, con l’inflazione che ormai da due anni continua a tallonare tutti, soprattutto chi ha redditi bassi e vive con lavori instabili. Per tale motivo è stato pensato il cosiddetto Bonus Spesa Natale 2023, affinché possa essere uno strumento per le famiglie in difficoltà in modo che possano acquistare beni alimentari nei negozi convenzionati.
Bonus per la spesa di Natale: come funziona
Su alcuni mezzi di informazione si legge, appunti, Bonus Spesa Natale 2023 ma in effetti altro non è che la card Dedicato a te che molti utilizzano proprio in questo periodo per affrontare le spese di pranzi e cenoni. L’importo è di 382,50 euro e viene caricato su una carta prepagata Postepay. Per ottenerla non è necessario presentare domanda poiché è direttamente l’Inps che gestisce l’erogazione, verificando i beneficiari tra coloro che soddisfano i requisiti.
I destinatari in un primi step ricevano una lettera dal proprio Comune di residenza contenenti le istruzioni per ritirare la Postepay presso Poste Italiane. Hanno diritto i nuclei familiari con Isee non oltre i 15mila euro. Priorità ai nuclei familiari composti da almeno tre membri, con attenzione a quelli con figli nati entro il 31 dicembre 2009, o il 31 dicembre 2005.
Chi invece beneficia già di altre forme di sostegno come il Reddito di Cittadinanza (ormai estinto e sostituito con il Reddito di Inclusione) o l’indennità di disoccupazione (Naspi o Discoll), l’indennità di mobilità, la Cassa integrazione guadagni (Cig), i fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito e misure simili, non ha diritto di ricevere questo beneficio.
Per quanto riguarda i punti convenzionati, le catene di negozi che hanno deciso di aderire all’iniziativa c’è Federdistribuzione, Ancc Coop, Fida Confcommercio, Ancd Conad, Fiesa Confesercenti, Coop, Unicoop, Conad, DocRoma, Supersconti Supermercati e Todis. È sempre opportuno però consultare l’elenco aggiornato sul sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste o controllare le comunicazioni del proprio Comune. Infine ricordiamo che bisogna considerare che le informazioni possono variare sia a seconda della regione, sia della partecipazione dei negozi all’iniziativa.