Fermato in Viale XX Settembre, Catania, un uomo a bordo di una bici.
Il soggetto ha destato un certo sospetto. Gli agenti della Polizia hanno, infatti , notato, oltre l’ora insolita della passeggiata, che l’individuo sembrava alquanto impacciato nella pedalata. Il sellino era troppo alto rispetto alla sua statura. Sulla bicicletta, ancora una catena chiusa da un lucchetto attorno al telaio e alcuni accessori del mezzo risultavano danneggiati.
L’uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio, in un primo momento ha dichiarato agli agenti di essere il proprietario della bicicletta. Ma, successivamente incalzato dalle loro domande ammetteva di averla rubata poco prima per tentare di rivenderla e ricavare, così, qualche decina di euro per acquistare della droga.
Porgendo ulteriori domande specifiche, ha dichiarato di aver notato la bicicletta in questione, assicurata ad un palo della segnaletica stradale, ubicato all’incrocio tra via san Pietro e via Monserrato. Dopo aver divelto il palo, era riuscito ad appropriarsi della bici, che, infatti, presentava ancora la catena e il lucchetto.
Per tali ragioni, l’uomo, denunciato in stato di libertà per i reati di danneggiamento e furto.
La bici è stata sequestrata in attesa che il proprietario formalizzi la relativa denuncia.
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Traffico illecito di droga.
Sequestrati 7 chilogrammi di cocaina in transito dagli imbarchi di Messina. In arresto 2 soggetti: un uomo straniero e una donna italiana, di origini calabresi, ritenuti responsabili dell’illecito traffico di narcotico.
L’arresto, eseguito dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina.
La vicenda
In particolare, grazie al fiuto dei cani antidroga Ghimly ed Haidy, altamente specializzati in operazioni della specie, durante il controllo di una autovettura appena sbarcata dalla costa calabra, le Fiamme Gialle del Gruppo di Messina hanno rinvenuto sei panetti di cocaina (di cui 2 riportanti il marchio di una nota casa di moda). Per un peso complessivo pari a circa Kg. 7, trasportati all’interno di un doppio fondo ricavato nel vano porta oggetti anteriore del mezzo.
Il complessivo quantitativo di droga sottoposto a sequestro, opportunamente miscelato con altre sostanze da taglio, avrebbe potuto fruttare, sulle piazze di spaccio della provincia, oltre 1.800.000 mila euro.
L’arresto
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, entrambi gli indagati tratti in arresto, in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti.
L’uomo, sottoposto a custodia cautelare in carcere. La donna, agli arresti domiciliari.
L’odierna attività conferma l’impegno nel particolare comparto e testimoniano la rilevanza attribuita alla tematica dalle Fiamme Gialle peloritane e dall’Autorità Giudiziaria di Messina. L ’attenzione è altissima rispetto a tale fenomeno criminale. Sintomatico, peraltro, dell’esistenza di agguerrite e strutturate organizzazioni criminali, in grado di gestire così rilevanti quantitativi di droga.
Infine, si tratta di un fenomeno, altresì, di grave impatto sociale. Che costituisce, come ormai documentato da numerose operazioni di polizia, una delle primarie fonti di finanziamento della locale criminalità organizzata. Così confermando la centralità del comprensorio messinese quale porta d’ingresso dello stupefacente in Sicilia, nonché punto strategico per il transito ed il traffico di ingenti quantità di narcotico.