Ieri mattina, il personale dell’ U.P.G.S.P. e il Commissariato di Borgo Ognina, ha arrestato due uomini perché responsabili di tentato furto in concorso.
Nello specifico, il personale dei due uffici è stato inviato, intorno alle ore 9:00, in via Vescovo Maurizio. All’altezza dell’istituto “Marconi”. Qui, segnalato il furto di un’autovettura in sosta.
Giunti immediatamente sul posto, gli operatori hanno bloccato due individui che, poco prima, avevano tentato di rubare una minicar. Forzandone la portiera e facendo scattare l’allarme sonoro.
Entrambi i soggetti, pertanto, tratti in arresto per il reato di tentato furto aggravato in concorso. Posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Inoltre, nei confronti di uno dei due arrestati, eseguita un’ordinanza di custodia cautelare già pendente nei confronti dell’uomo il quale, da alcuni giorni, si era reso irreperibile.
Nella mattinata di ieri personale dell’U.P.G.S.P. ha tratto in arresto un uomo che nel giro di pochi minuti, armato di coltello, aveva perpetrato una duplice rapina ai danni di altrettanti istituti di credito.
Nello specifico: intorno alle ore 9:00, una dopo l’altra, giungevano su linea 112, due telefonate che segnalavano altrettante rapine.
Gli atti criminosi erano in corso all’interno di istituti di credito in via Giacomo Leopardi.
In particolare, nella seconda telefonata, il direttore della banca forniva una dettagliata descrizione del rapinatore, indossante una felpa grigia cappellino blu e jeans,
L’uomo avrebbe indicato anche la direzione di fuga intrapresa dal malvivente.
La sala operativa, dunque, ha provveduto a diramare immediatamente una nota di ricerca con la descrizione del soggetto.
Fermato tempestivamente poco dopo da un equipaggio delle moto-volanti.
Accertamenti esperiti nell’immediatezza dei fatti permettevano di appurare che il fermato fosse un catanese di circa 60 anni.
Il quale, nel giro di pochi minuti, aveva consumato le due rapine minacciando i cassieri delle banche con un taglierino.
Facendosi consegnare nel primo caso la somma di 25 euro e nel secondo la somma di 335 euro, per poi allontanarsi rapidamente.
La perquisizione personale permetteva di rinvenire, nelle tasche del giubbotto indossato dall’uomo, il coltello utilizzato per la rapina.
Nonchè la somma in contanti di 360 euro, poi restituita ai legittimi proprietari in sede di denuncia.
Per i fatti sopra esposti, pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto per il reato di rapina aggravata continuata e posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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