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Amianto, dal Governo Musumeci 10 milioni per la bonifica delle abitazioni

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Redazione

Dieci milioni di euro per finanziare la rimozione e lo smaltimento dei materiali contenenti amianto nelle abitazioni civili. Il governo Musumeci ha dato il via libera definitivo all’utilizzo dei fondi Poc 2014-2020, recentemente riprogrammati, per incentivare i privati a bonificare le unità immobiliari in cui è presente il pericoloso materiale. 

Le parole del Presidente Musumeci e dell’assessore Baglieri

“Con questo provvedimento – sottolinea il presidente Musumeci – diamo finalmente attuazione ad una legge regionale mai applicata nel passato. E forniamo un aiuto concreto ai siciliani che vogliono liberare i luoghi in cui vivono da un pericolo serio e costante”.

Il presidente Musumeci continua dicendo:

” Diamo loro una mano a sostenere costi significativi e garantiamo uno smaltimento in linea con le normative e nel rispetto dell’ambiente. Più sicurezza, dunque, e meno discariche abusive”. 

L’assessore Baglieri:

“Per l’accesso e l’erogazione dei contributi, l’Amministrazione regionale – spiega l’assessore Daniela Baglieri – attraverso il nostro dipartimento, pubblicherà uno specifico Avviso che definisce i criteri e le procedure per usufruire dei benefici. Sono certa che i siciliani sapranno cogliere questa straordinaria opportunità”.

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Precari Covid 19, la Ugl Sicilia incontra i lavoratori dell’isola

La Ugl Sicilia ha iniziato in questi giorni il tour nelle provincie isolane. Con l’obiettivo di incontrare i lavoratori precari della sanità, impegnati fino al 31 marzo nelle attività per il contrasto alla diffusione del Covid-19. E oggi in fermento per ottenere una proroga dell’incarico fino al 31 dicembre, nelle more dell’avvio delle procedure finalizzate al reclutamento a tempo indeterminato.

Prima tappa è stata Catania, con una videoconferenza. Poi Agrigento in presenza, per un confronto in particolare con gli operatori amministrativi. Che, dopo aver profuso un contributo importante nell’ambito delle strutture Covid-19 in oltre due anni di servizio, rischiano di rimanere fuori da ogni logica di reinserimento lavorativo.

Un’azione diversa, invece rivolta a medici, infermieri e operatori sanitari. Che hanno maggiori possibilità di stabilizzazione in un arco temporale compreso da ora al 2023. Anche se ancora oggi, nonostante i ripetuti appelli, le procedure di proroga e di assunzione in Sicilia continuano ad essere gestite dalle Aziende sanitarie ed ospedaliere in maniera non uniforme, come evidenziano il segretario regionale della federazione Ugl Salute Sicilia Carmelo Urzì e l’aggiunto Raffaele Lanteri, insieme al segretario dell’Unione regionale Giuseppe Messina.

Ugl: “E’ una situazione assurda, pretendiamo che le aziende sanitarie e ospedaliere procedano in maniera omogenea”

“Dal 1° aprile stiamo assistendo al liberi tutti. Dove ogni Azienda, interpretando a modo proprio il preciso atto di indirizzo dell’Assessorato regionale della Salute, concede proroghe di varia durata ed attiva procedure diverse. Utilizzando criteri non conformi a quelli adottati possibilmente anche da un’altra Azienda della stessa città. E’ una situazione assurda – tuonano Urzì, Lanteri e Messina – che sta generando caos e smarrimento tra i precari. Mentre ancora la cabina di regia unica di monitoraggio che avevamo richiesto all’assessore regionale Ruggero Razza non si vede neanche all’orizzonte”.

Continuando dicendo:

“In più, nelle ultime ore è emerso anche il fatto che qualche Azienda sta espletando procedure concorsuali per l’assunzione di personale amministrativo senza tenere conto di chi ha lavorato fino a pochi giorni fa in strutture Covid-19. Quanto disposto dall’Assessorato – sottolineano i tre sindacalisti – è chiaro e prevede che l’operato di questi lavoratori sia opportunamente valorizzato nell’ambito dei bandi che si andranno a pubblicare”.

“Chiediamo quindi ancora una volta all’Assessore di sgombrare il campo da equivoci e disagi, che interessano da vicino il futuro di migliaia di siciliani. Attivando l’organismo operativo da noi richiesto (anche nell’ambito del Tavolo regionale della Salute) e pretendendo dalle Aziende sanitarie ed ospedaliere lo sforzo di procedere in maniera quanto più omogenea possibile – concludono gli esponenti della Ugl Sicilia.”

Redazione

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