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La Sicilia

Bandito il premio “Nicholas Green” 2021/22

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Martino Schillaci

Il premio “Nicholas Green” parte anche quest’anno. Decisivo il supporto dell’assessorato regionale e alla Formazione professionale. Gli studenti che parteciperanno al concorso potranno ricevere una ricompensa in denaro scrivendo un elaborato sulla solidarietà e sulla donazione degli organi. Si tratta di argomenti che toccano la storia del piccolo Nicholas Green, ucciso nel 1994 mentre era in viaggio in Sicilia. In seguito la famiglia decise di donare gli organi del figlio in segno di speranza verso giovani e adulti.

QUANTI PREMI VERRANNO ASSEGNATI E QUANDO

Ogni provincia siciliana potrà beneficiare di nove premi. Tra questi tre da 350 euro saranno riservati agli studenti della scuola primaria, tre da 600 euro per studenti della scuola secondaria di primo grado e i restanti da 750 per gli alunni degli istituti scolastici superiori. Per partecipare i dirigenti scolastici dovranno presentare gli elaborati degli studenti partecipanti e fare riferimento agli Uffici scolastici regionali dei propri ambiti.

Sarà una Commissione provinciale nominata dagli Uffici scolastici a valutare gli elaborati. Inoltre la consegna dei premi avverrà nella prima domenica di ottobre in coincidenza della “Giornata annuale dei donatori di organi” promossa dalla Regione Siciliana.

LAGALLA: “OPPORTUNITA’ PER SENSIBILIZZARE SUI TEMI DI SOLIDARIETà E TRAPIANTO ORGANI”

A commentare il bando del premio “Nicholas Green” è l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla. Lagalla afferma: “Sarà una valida opportunità per sensibilizzare la popolazione studentesca sui temi della solidarietà e sul trapianto degli organi, ricordando l’atto d’amore dei genitori del piccolo Nicholas. Gli istituti scolastici potranno, inoltre, godere del supporto delle associazioni di volontariato del territorio operanti nel settore dei trapianti che, su indicazione dei dirigenti, possono collaborare attraverso l’organizzazione e la realizzazione di conferenze rivolte a docenti e studenti”.

Martino Schillaci

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